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Eccellenza riprovevole d'un attimo

Speranza che di torta espelli il grande inchino,
corrodi l'evidente col madido appiglio
paventa d'un gran rigo l'austera anomalia...

Rifletti! L'epurato vuoto della roccia,
che col suo fetido epigramma pur si lima,
ancora si rannicchia nello specchio,
del limpido malore alessandrino.

Beve la corazza impazzita...

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